Sul Bollettino ADAPT n. 41 del 28 novembre 2022 è stato pubblicato il nuovo Working Paper ADAPT n. 15/2022, che approfondisce il ruolo della bilateralità nella gestione del sistema dell’apprendistato in Italia. Il documento è consultabile e scaricabile gratuitamente al seguente link:
Di seguito, si riportano l’abstract e il messaggio del documento.
Il working paper ha l’obiettivo di evidenziare la funzione assegnata dall’autonomia collettiva al sistema della bilateralità nella gestione dei rapporti di apprendistato. Richiamata da parte della stessa disciplina legislativa
che regola la menzionata tipologia contrattuale (d.lgs. n. 81/2015), la bilateralità può rappresentare uno strumento fondamentale per quanto concerne il governo della costruzione di competenze e quindi di professionalità all’interno dei diversi settori produttivi dell’economia italiana, valorizzando le potenzialità del contratto di apprendistato
per quanto concerne la costruzione sociale dei mestieri nel contesto delle transizioni caratterizzanti i moderni mercati del lavoro. Al fine di esplorare al meglio i menzionati elementi, si propone una mappatura delle disposizioni relative al rapporto tra bilateralità e apprendistato contenute all’interno di 30 contratti collettivi nazionali di lavoro selezionati tra quelli che risultano essere più applicati all’interno del contesto nazionale.
Considerate le caratteristiche del contratto di apprendistato, si nota come esso rappresenti uno strumento fondamentale per quanto concerne la transizione dei giovani dal mondo della formazione a quello del lavoro, nonché la costruzione delle professionalità ricercate dalle imprese all’interno dei mercati del lavoro. Tale tipologia contrattuale è ampiamente regolata da parte dell’autonomia collettiva, anche grazie ai numerosi rinvii compiuti dalla fonte legislativa in tal senso; allo stesso tempo, tuttavia, si registra invece un’apparente ritrosia delle parti collettive allo sfruttamento delle potenzialità del sistema della bilateralità in tal senso, al quale sono raramente affidati compiti che permetterebbero un governo maggiormente efficace dei fenomeni menzionati, quali ad esempio la creazione di linee guida per quanto concerne la stesura dei piani formativi individuali o la vera e propria definizione dei profili formativi che dovrebbero essere recepiti all’interno della contrattazione collettiva.